Il rischio chimico è dovuto all’utilizzo di sostanze
chimiche durante l’attività lavorativa. Nella definizione di agente chimico
vengono compresi tutti gli elementi o i composto chimici, sia da soli che nei
loro miscugli (è escluso l’amianto che è considerato a parte). Si tratta quindi
di medicinali, detersivi e detergenti, disinfettanti e deodoranti.
è evidente che
in qualsiasi RSA sono presenti questi prodotti e quindi il rischio chimico non
può essere escluso a priori.
La valutazione del prodotto va fatta rispetto alla salute e
rispetto alla sicurezza. Rispetto alla salute perché può essere nocivo o
dannoso per il lavoratore (per contatto, inspirazione, ecc.) e rispetto alla
sicurezza perché il prodotto può essere infiammabile e quindi pericoloso in
caso di incendio.
Come procedere per la classificazione del rischio?
Prima di
tutto vanno identificati i prodotti chimici presenti nella struttura
(escludendo i farmaci se differenti da antiblastici pericolosi). Per ogni
prodotto trovato va recuperata la Scheda di Sicurezza che tutti i prodotti
messi in commercio devono avere per legge. La scheda di sicurezza descrive il
prodotto e riporta se il prodotto è pericoloso o meno.
Le schede di sicurezza sono molto importanti e vanno
illustrate ai lavoratori e conservate nei luoghi dove vengono utilizzati i
prodotti chimici. In caso di necessità devono essere consultate per verificare
come comportarsi in caso di inalazione, contatto accidentale o altro.
Se i prodotti utilizzati non sono pericolosi è possibile
riportare nel DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) che il rischio è basso
perché i prodotti non sono pericolosi. Bisogna fare attenzione ai due tipi di
rischio prima citati. Per esempio un deodorante spray non è pericoloso per la
salute, ma è pericoloso per la sicurezza perché altamente infiammabile.
Nelle schede di sicurezza, nella sezione 2, è riportata
l’identificazione dei pericoli e questa parte va letta con molta attenzione. è qui che i pericoli vengono
classificati con le frasi R (rischio); ad esempio la frase R12 significa
“estremamente infiammabile”
Nella stessa sezione sono riportate le frasi S che
descrivono il comportamento da adottare; ad esempio la frase S2 significa
“conservare fuori della portata dei bambini”.
Una volta censiti tutti i prodotti utilizzati e verificatone
la pericolosità o meno è necessario costruire una matrice che attribuisce ogni
prodotto a un gruppo di lavoratori. Ad esempio i detersivi per la
lavabiancheria saranno utilizzati esclusivamente dagli addetti alla lavanderia,
così come i detersivi per le stoviglie saranno utilizzati principalmente in
cucina.
Per effettuare la valutazione del rischio chimico in modo
oggettivo è necessario a questo punto disporre di un software come Archimede.
Questo software permette di effettuare la valutazione in modo oggettivo sulla
base dei seguenti parametri:
- prodotto chimico utilizzato (la pericolosità è basata sulla presenza delle frasi R e delle frasi S),
- quantità di prodotto chimico utilizzato al giorno,
- tempo di esposizione al prodotto chimico,
- modalità di utilizzo,
- forma fisica del prodotto,
- caratteristiche dei locali in cui viene utilizzato.
Attraverso questi parametri il software suggerisce il
livello di rischio in modo oggettivo.
Se risultano situazioni di esposizione che possono essere
considerate pericolose diventa necessario in primo luogo considerare se
esistono dei prodotti equivalenti come efficacia ma meno pericolosi per la
salute o la sicurezza. In caso positivo suggerisco di sostituire i prodotti con quelli meno
pericolosi.
Se non esistono prodotti meno pericolosi è utile consultare
le schede di sicurezza del prodotto e verificare quali DPI (Dispositivi di
Protezione Individuale) il produttore del prodotto chimico suggerisce di
utilizzare per la riduzione del rischio.
è molto
difficile, infatti, che nelle RSA l’esposizione sia tale da dover adottare
misure collettive come impianti per l’aspirazione di fumi o gas.
Vediamo adesso una carrellata di possibile esposizioni per
gruppi di lavoratori.
Medici e infermieri
Medici e infermieri possono maneggiare farmaci e
disinfettanti; questi ultimi in particolare possono essere pericolosi.
Fisioterapisti
I fisioterapisti e comunque gli addetti alla manutenzione
sono esposti al rischio chimico se utilizzano disinfettanti o detergenti, anche
saltuariamente. Il rischio è minore rispetto ad altre categorie per l’utilizzo
saltuario e in modica quantità di prodotti chimici. In questi casi è necessario
effettuare la valutazione come precedentemente detto ed utilizzare i DPI più
opportuni
Educatori e animatori
Normalmente educatori ed animatori non utilizzano prodotti
chimici, il rischio può quindi essere considerato nullo.
ASA e OSS
ASA e OSS possono utilizzare prodotti chimici per la pulizia
e l’igiene dell’ospite che difficilmente sono pericolosi. In alcuni casi a
queste figure professionali sono attribuiti anche compiti di pulizia e
disinfezione dei locali, pulizia di piccole stoviglie (bicchieri o tazze); per
questi compiti vengono utilizzati detergenti liquidi o in polvere, in alcuni
casi anche la candeggina per sbiancare, e deodoranti; è
necessario quindi effettuare la valutazione come precedentemente detto ed utilizzare i
DPI più opportuni: i guanti monouso sono poco adatti per queste attività, sono
preferibili i guanti in gomma per uso domestico perché più alti e proteggono la
pelle fino all’avambraccio compreso.
Addetti alle pulizie
Sono il gruppo di lavoratori più esposto al rischio chimico
perché utilizzano quotidianamente prodotti chimici come detergenti, cere,
prodotti deceranti e altro. Particolarmente aggressivi sono solitamente i
prodotti utilizzati per la disinfezione delle camere. Vale pertanto l’indicazione
generale che prevede la classificazione dei prodotti chimici utilizzati e la
loro valutazione. Le schede di sicurezza dei prodotti contengono indicazioni,
spesso molto cautelative, dei DPI da utilizzare, che generalmente sono guanti,
occhiali di protezione, camice e sovracamice e mascherine di protezione delle
vie respiratorie. A questo proposito va ricordato che le mascherine di carta
molto diffuse non sono DPI, ma dispositivi medici e che servono più a
proteggere l’ospite che il lavoratore. Le mascherine in grado di proteggere da
polvere e gas sono quelle classificate con FFP seguito da un numero, dove il
numero cresce al crescere del fabbisogno di protezione del lavoratore.
Addetti alla cucina
Questo gruppo di lavoratori ha spesso a che fare con detergenti
per le pulizie dei piani di lavoro, le attrezzature ed i locali. Vale pertanto
l’indicazione generale che prevede la classificazione dei prodotti chimici
utilizzati e la loro valutazione. Risultano particolarmente critiche i momenti
in cui vengono sostituiti i recipienti dei detersivi per lavastoviglie che
vanno effettuati utilizzando adeguati DPI (i detersivi per lavastoviglie sono
spesso prodotti pericolosi) ed evitando il travaso dal contenitore vecchio a quello
nuovo del fondo del contenitore. L’uso di occhiali di protezione potrebbe
essere consigliato proprio nelle attività dove sono possibili schizzi.
Addetti alla lavanderia
Questo gruppo di lavoratori ha sempre a che fare con detersivi,
sbiancanti e altri prodotti chimici come anticalcarei. Vale pertanto l’indicazione
generale che prevede la classificazione dei prodotti chimici utilizzati e la
loro valutazione. Risultano particolarmente critici i momenti in cui vengono
sostituiti i recipienti dei detersivi per lavabiancheria che vanno effettuati
utilizzando adeguati DPI (i detersivi per lavabiancheria sono spesso prodotti
pericolosi) ed evitando il travaso dal contenitore vecchio a quello nuovo del
fondo del contenitore. L’uso di occhiali di protezione potrebbe essere
consigliato proprio nelle attività dove sono possibili schizzi.
Addetti alla manutenzione
Questo gruppo di lavoratori è esposto al rischio chimico in
funzione delle attività svolte, che possono essere molto diversificate.
Anche in questo caso è necessario censire i prodotti chimici
utilizzati (per questo gruppo è necessario considerare vernici, colle, prodotti
per la manutenzione degli impianti, ecc.). Se agli addetti alla manutenzione
sono affidate anche attività che prevedono la saldatura è necessario
considerarla perché il processo emette dei fumi molto tossici.
Vale pertanto l’indicazione generale che prevede la
classificazione dei prodotti chimici utilizzati e la loro valutazione e quindi
l’adozione delle misure necessarie alla riduzione del rischio.
Se avete bisogno di chiarimenti sull'argomento potete contattare senza impegno un consulente INN Consulting inviando una mail al seguente indirizzo: info@innconsuting.it.
Siete interessati ad una quotazione della valutazione del rischio chimico nella vostra struttura?
Scaricate la scheda sul contenuto dell'offerta.
Se avete bisogno di chiarimenti sull'argomento potete contattare senza impegno un consulente INN Consulting inviando una mail al seguente indirizzo: info@innconsuting.it.
Siete interessati ad una quotazione della valutazione del rischio chimico nella vostra struttura?
Scaricate la scheda sul contenuto dell'offerta.